“Alice nel Paese delle Meraviglie” è uno dei libri di Lewis Carroll più celebri al mondo. In questo racconto, Alice vive un’avventura nel Paese delle Meraviglie e conosce una serie di personaggi assurdi e misteriosi. Uno degli episodi più iconici del libro è la scena in cui Alice gioca a croquet con i fenicotteri. La scena in questione è particolarmente divertente, poiché si svolge in modo paradossale e inaspettato, come spesso accade nel Paese delle Meraviglie: Alice si trova in un campo da croquet dove i birilli sono sostituiti da fenicotteri vivi, la palla è una testa di maiale e le mazzette sono fiammiferi giganti. È un gioco bizzarro, ma Alice si diverte molto. Carroll utilizza questa scena per mostrare la stranezza e l’imprevedibilità del Paese delle Meraviglie. Difatti, i fenicotteri rappresentano il perfetto esempio di come le cose non siano sempre come appaiono, peraltro Alice stessa gioca con loro senza problemi, dimostrando la sua capacità di adattarsi a situazioni impreviste.
In generale, “Alice nel Paese delle Meraviglie” è un libro che ha incantato lettori di ogni età e paese. La scena dei fenicotteri è solo uno degli esempi dell’immaginazione creativa di Lewis Carroll, che ha generato un mondo fantastico pieno di stranezze e sorprese. Essa mette in evidenza la natura surreale del romanzo. Alice si immerge completamente nella situazione, trovando divertimento e felicità in ogni cosa. Questo atteggiamento possiede anche un valore paideutico per tutti noi, poiché spesso ci troviamo di fronte a situazioni inaspettate che richiedono una certa apertura mentale per essere affrontate. Infine, concludo dicendo che tutto il libro è un susseguirsi di immagini surreali e sognanti che ispirarono un grande ammiratore di Carroll come John Lennon nello scrivere la famosa canzone dei Beatles “Lucy in the sky with Diamonds”.
Di seguito vengono riportate alcune opere prodotte dai nostri artisti per questa edizione:
Sezione artistica a cura di Giulia Maria Blesi con il contributo di: Lorenzo Grasso, Valeria Varacalli, Federico Mancini.
