Siamo due stelle in una costellazione che si guardano, ma sono attratte dalla forza di gravità di altri corpi celesti e non riescono ad avvicinarsi per brillare insieme perché l’universo si spaventerebbe della potenza della loro luce.
Ma avresti potuto avere una sola certezza: ti avrei amato fino allo scorrere dell’ultima goccia del mio sangue, fino a che il mio pianto avesse unito le lacrime alle acque di un fiume che scorre verso il mare. ti avrei aspettato come le ciliegie, che nelle idi di marzo desiderano di apparire, ma essendo ancora non del tutto mature per essere colte, sbocciano in un meraviglioso fiore rosa che lascia innamorare chiunque vi passi sotto.
E fu così che decisi di regalare al passato quei momenti di gioia e dolcezza che mi regalasti con l’aggiunta di quelli di tristezza che nelle vene del cuore mi iniettasti, lasciando il mio cuore libero di respirare l’aria che provasti tu quando io non respiravo più.
Brilla. mostra sempre la tua miglior luce, non aver paura che a qualcuno non possa piacere o che te la possa spegnere, le stelle non si vergognano mai di brillare eppure tutti sono innamorati della notte dove loro sono le protagoniste.
“Non sono la persona che gli altri si aspettano che io sia, sono chi sono e questo sono destinata ad essere.”
I momenti passati insieme si sono sciolti nel vento che ha girato la pagina della mia vita.
Respiro un tramonto, la fine di un capitolo sta già arrivando? Le foglie si distendono sull’asfalto mentre nuove stanno crescendo. Il segno di un inizio, la pioggia sui finestrini, raccoglievo castagne in quelle profumate campagne. L’autunno si sente echeggiare, la morte dell’estate, i prati spruzzati di arancione il verde che muore accanto a me in un giorno di ottobre.