Arrampicarsi sugli specchi è a tutti gli effetti un’arte. Un’arte che si impara, si insegna, si ammira. In molti di certo sono in grado di apprezzare un buon arrampicatore di specchi. È una capacità acquisita, non innata, che permette di portare avanti un discorso per mezzo dell’aria fritta. Le applicazioni di questa tecnica sono infinite, e sarebbe impossibile elencarle tutte. Ad un esterno sembra di star osservando un elaborato sfoggio di retorica e conoscenze senza in realtà carpire niente di concreto. È ovvio allora che arrampicarsi sugli specchi consiste in una vera e propria capacità che è possibile sviluppare e sfruttare in campi diversi e per scopi diversi. C’è chi obietta, trovando questa capacità inutile e vuota, ma non si potrebbe dire niente di più sbagliato. È innegabile, infatti, che arrampicarsi sugli specchi sia una capacità che nel corso della storia ha aiutato un numero incalcolabile di figure chiave in un altro numero ugualmente incalcolabile di situazioni e contesti radicalmente differenti. Qualsiasi persona di qualsiasi professione, sia essa pratica o intellettuale, altamente specializzata o banalmente generica può trovare un buon utilizzo dell’arrampicarsi sugli specchi. E come potrebbe non essere così? Del resto, tutti abbiamo avuto modo nella nostra vita di sperimentare nel concreto quanto questa capacità possa essere di grande beneficio nei contesti più improponibili. Come tutte le altre forme di expertise, ha delle innegabili applicazioni pratiche in più di un ambito lavorativo. Certo, non ci si può improvvisare arrampicatori di specchi. È necessaria molta esperienza oltre che un minimo di conoscenze della retorica, ma dal momento in cui si acquisisce questo mezzo si aprono un’infinità di opzioni. Chi infatti non ha mai avuto modo di constatare come arrampicarsi sugli specchi sia il miglior modo di salvarsi da una brutta situazione? E non ci vuole molto a capire che si tratta di una forma di conoscenze applicate molto richiesta nel mondo del lavoro. E anche nella vita privata può essere una vera e propria panacea: ci capita spesso di finire nostro malgrado incagliati fra dinamiche incresciose, ingarbugliate, dalle quali l’unica via di fuga è, appunto, l’arrampicamento sugli specchi. E dunque appare evidente che sarebbe da ingenui considerare l’arrampicarsi sugli specchi qualsiasi cosa di meno che un’arte degna di essere appresa, sviluppata ed utilizzata, in quanto anche solo grazie al gran numero di utilizzi a cui si presta dovrebbero essere sufficienti per far capire la sua positività ed utilità.