Direttore: Saresti in grado di dirci due motivi per cui l’autogestione dovrebbe ripetersi anche il prossimo anno?
G. Manozzi: Innanzitutto la creatività degli studenti è stata messa in primo piano, e poi l’autogestione è anche un’opportunità per far conoscere ai ragazzi più piccoli la scuola, la sua struttura e le aule, di modo che sappiano orientarsi meglio all’interno dell’ambiente scolastico.
Direttore: Ci sono invece delle ragioni per non organizzare di nuovo la settimana autogestita?
G. Manozzi: Sinceramente non credo che ci siano dei motivi per non ripeterla.
Direttore: Quanto è importante secondo te dare l’opportunità agli studenti di potersi autogestire, e in che modo anche l’autogestione è un’esperienza formativa ed educativa?
G. Manozzi: Secondo me l’autogestione è molto importante, soprattutto per i ragazzi del primo e del secondo anno, e senz’altro i corsi della settimana autogestita possono aiutarli nelle scelte per i loro progetti futuri: io ad esempio ho organizzato il mio corso sulla musica che ha riscosso un particolare successo, specialmente i primi giorni. Si è registrata una grande affluenza anche in altri corsi, come ad esempio quelli sugli autori, che, a mio avviso, sono stati spiegati e trattati bene.
In questo modo i ragazzi più piccoli hanno trovato degli spunti per sviluppare nuove passioni e interessi diversi.
Direttore: Come valuti gli studenti che hanno preso parte al tuo corso?
G. Manozzi: Il corso ha avuto alti e bassi a causa di vari motivi. Io ho cercato di includere chi ha partecipato senza che si sentisse giudicato. Grazie al mio corso ho notato che in generale la nostra scuola non valorizza abbastanza la musica. Una soluzione per sanare queste mancanze potrebbe essere l’ampliamento dell’aula di musica, oppure l’istituzione di un collettivo musicale in orario extrascolastico, dove poter fare confronti tra autori e parlare di nuovi compositori.
Dopotutto, la musica serve per vivere al meglio non solo dentro, ma anche al di fuori della vita scolastica.
Direttore: Quale valutazione attribuiresti alla gestione generale dell’autogestione e in che modo poteva essere migliorata?
G. Manozzi: A mio parere l’autogestione è stata gestita molto bene. Ci sono stati dei problemi, che però non sono stati causati dai rappresentanti, ma da persone che hanno assunto dei comportamenti irresponsabili che mi hanno notevolmente infastidito, poiché hanno messo in difficoltà lo svolgimento non solo del mio corso, ma anche di molti altri. Una cosa che si sarebbe potuta attuare per migliorare l’organizzazione sarebbe stata l’affissione all’esterno di un maggior numero di tabelle contenenti le griglie orarie per i corsi. Per il resto posso dire che è stata una bella esperienza.