Harry Styles combatte la mascolinità tossica: è il primo uomo ad apparire da solo sulla copertina di Vogue

Negli ultimi giorni sui social sta scoppiando una polemica per un avvenimento che molti hanno definito “storia”, mentre altri uno “scandalo”: al centro della bufera si trova il famoso cantante Harry Styles, protagonista della prima copertina di Vogue che ritrae un uomo da solo (in diverse copertine gli uomini erano già apparsi, ma sempre in compagnia di donne).
Le critiche sono nate dagli abiti indossati da Styles, dalla società definiti come femminili.
Non è la prima volta che il cantante indossa abiti di questo tipo, infatti è da molti apprezzato proprio per la sua apertura mentale e la sua battaglia contro la mascolinità tossica. Questo argomento è molto discusso, soprattutto negli ultimi tempi. Ma cos’è di preciso? Innanzitutto, non va confusa con la comune mascolinità, poiché quest’ultima è caratterizzata solamente da tratti accentuatamente maschili. Quella tossica, invece,
incoraggia gli uomini ad essere aggressivi, virili, forti e senza paura, a prevalere sulla donna, altrimenti non sono ritenuti come tali. Perciò, secondo la mascolinità tossica, uomini che ad esempio si truccano, si mettono lo smalto, indossano gonne, o si mostrano sensibili, sono delle “femminucce”, vulnerabili e per niente virili. Questi comportamenti
portano spesso anche ad episodi di omofobia, bullismo, misoginia, esclusione. È proprio per questo che il gesto di Harry Styles è stato accolto con tanto entusiasmo, soprattutto dagli uomini che si sentono esclusi dalla società perché ritenuti “diversi”. Come già detto, però, ha provocato al tempo stesso anche molte critiche da parte di coloro che hanno ritenuto il suo abbigliamento “non virile” e lo hanno accusato di non essere “un uomo forte” a causa dei vestiti che indossa. Altri lo hanno criticato sottolineando come Styles non sia il primo uomo a difendere la mascolinità tossica, poiché altri cantanti come Freddie Mercury o David Bowie in passato sono stati degli esempi, andando contro una società più dura di quella odierna. Sono state tante però anche le celebrità e le fan che hanno sostenuto il cantante, soprattutto su Twitter, definendo virile un uomo a suo agio con il proprio corpo. Infatti, per concludere questo discorso, vorrei citare un recente tweet dell’attore Harry Shum Jr, che ha difeso Styles e il suo comportamento riguardo questo argomento:

“Sentirsi a proprio agio nella propria pelle è virile. In qualunque forma sia espresso. Sostenete Harry Styles per averlo fatto. Ci sono già tanti uomini molto insicuri con sé stessi, quindi risparmiatemi la cavolata ‘il mondo ha bisogno solo di uomini aggressivi’.”

Federica Fusco, 1ªA

Autore

Federica Fusco

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