Il 20 maggio 2022, in occasione dell’anniversario delle stragi del ’92, il Liceo Augusto ha avuto il privilegio di ospitare l’onorevole Luciano Violante, già magistrato, parlamentare per più legislature e presidente della Camera durante la XIII legislatura. A partecipare in presenza alla conferenza sono stati alcuni ragazzi in rappresentanza delle rispettive classi; altre classi hanno seguito i lavori online.
Per trattare il tema “Costituzione, libertà e legalità”, Violante ha esordito illustrando due dipinti dell’artista Bruegel: “Salita al Calvario” e “La caduta di Icaro”. In entrambi, ha spiegato Violante, un evento di eccezione, che sia la prossima morte di Cristo o l’impresa del volo, è tuttavia ignorato dall’umanità, che seguita ad occuparsi della propria vita senza accorgersi di ciò che le avviene intorno. Il messaggio è chiaro: le garanzie costituzionali, i valori democratici rischiano di essere dati per scontati e così trascurati. Spesso, le democrazie muiono per suicido, non per agenti esterni. La democrazia è infatti un processo continuamente in corso, che non può essere abbandonato a se stesso ma necessita della partecipazione della comunità, valore centrale nella nostra Costituzione.
A proposito del forte empito morale che caratterizzò tanto l’azione dei Padri costituenti quanto quella dei magistrati che lottarono contro la mafia, Violante ha ricordato un aneddoto risalente agli anni ’70, quando il terrorismo imperversava ed egli lavorava come magistrato: chiedendosi un giorno il motivo dell’impegno profuso da magistrati e poliziotti nel loro lavoro nonostante i rischi ed i pericoli cui erano esposti, gli fu risposto che quello che li spingeva innanzi nella loro vocazione alla giustizia era la consapevolezza che, se li avessero uccisi, al loro funerale non ci sarebbero stati solo parenti e conoscenti, ma anche tanti cittadini consci della vita data in sacrificio per loro e per lo Stato.
Ricordando le vittime delle stragi del ’92, l’Onorevole ha rievocato il suo incontro con Falcone, sottolineando l’importanza della intuizione di Falcone e Borsellino: cioè che la mafia andasse indagata unitariamente, tentando di ricostruire i legami che costituivano la rete delle associazioni criminali. Alcune parole sono state spese a proposito della eccezionale perizia delle ricostruzioni finanziarie ed economiche dei giudici che, attraverso il flusso del denaro, riuscirono a ricostruire molti delitti di stampo mafioso.
Violante ha ricordato poi le difficoltà che dapprincipio si profilarono durante il cosiddetto maxiprocesso: tra le altre, la richiesta, avanzata da parte degli avvocati difensori, che si leggessero integralmente gli atti processuali, in ottemperanza ad una vecchia norma del codice; ciò avrebbe comportato tempi processuali troppo lunghi, portando al termine della carcerazione preventiva degli imputati; la questione fu risolta con l’idea di indicare soltanto, senza leggerli integralmente, su quali atti ci si sarebbe basati, in modo che ciascuno potesse approfondire da sé.
Infine, Violante ha risposto ad alcune domande postegli da studenti e insegnanti, ribadendo tra l’altro il valore della cultura e l’importanza, in una società democratica, oltre che della legge, anche dei comportamenti e delle prassi condivise, che hanno un ruolo fondamentale per la convivenza pacifica dei cittadini.