La “Nuova Frontiera” di Kennedy e il Muro di Berlino (PARTE 2)

Il globo diviso in due..

Mentre l’Europa usciva dal secondo conflitto mondiale distrutta e profondamente logorata da una sanguinosa guerra che coinvolse tutte le nazioni del mondo, gli Stati Uniti emergevano dalla guerra come il Paese più ricco e potente del globo. Il loro territorio non era mai stato bombardato, (a esclusione della base di Pearl Harbor nelle Hawaii) e le perdite umane, nonostante fossero ingenti, non furono paragonabili a quelle subite dalle maggiori nazioni Europee; a questo si aggiunga che durante tutto il periodo della guerra l’industria statunitense fu particolarmente significante nel sostenere lo sforzo bellico del Paese.

Ciò aveva prodotto degli effetti:

-Dai maggiori beneficiati, ovvero Gran Bretagna e Urss, gli Stati Uniti dovevano riscuotere i crediti accumulati, che i debitori avrebbero saldato in oro e in altre forme di scambio.

-Il Dollaro era ormai diventato la moneta più importante al mondo, considerato addirittura “buona come l’oro” .

-La necessità di superare, in campo scientifico, Tedeschi e Giapponesi, aveva condotto ad un’intensa collaborazione tra scienza e tecnica, che dava la possibilità all’industria statunitense di inondare il mercato mondiale di macchinari modernissimi e all’avanguardia.

-Il possesso della Bomba Atomica faceva dell’America la prima potenza militare nel mondo.

-Infine, gli Stati Uniti godevano di un ampio prestigio, uscendo vincitori dalla guerra contro il fascismo e il nazismo.

Se da un lato troviamo una nazione improntata a una Democrazia liberale, al pluralismo politico e al liberismo economico, dall’altra invece è presente la Russia, uno stato totalitario con partito unico (quello comunista) e dove l’economia è totalmente nelle mani dello stato, il quale raccoglie tutti i guadagni e li redistribuisce equamente per tutta la popolazione. Inoltre al contrario degli Stati Uniti, l’Urss usciva dalla guerra in condizioni drammatiche, tuttavia mantenendo ben saldi l’economia, ancora in grado di riprendersi ricorrendo alle grandi risorse umane e naturali che offriva il Paese, e l’apparato militare, che rendeva la Russia la maggiore superpotenza, seconda soltanto a quella Americana. Infine l’Urss godeva, ancor di più degli Stati Uniti, di una grande reputazione per aver svolto un ruolo chiave nella battaglia di Stalingrado (1942-43), determinante per l’arresto dell’avanzata tedesca.

Il globo era dunque diviso in due: da una parte il Blocco Occidentale sotto l’orbita Americana, costituito dalle sedici nazioni beneficiarie del Piano Marshall,(aiuti economici per la ricostruzione delle nazioni Occidentali), collegate tra loro dal Patto Atlantico (firmato a Washington il 4 aprile 1949) che ha dato anche origine alla NATO, un’organizzazione internazionale per la collaborazione nel settore della difesa; dall’altra il Blocco Orientale sotto l’influenza Sovietica, costituito dagli Stati Satelliti (Estonia, Lettonia, Lituania, Finlandia, Romania, Polonia) nei quali l’Urss impose dei regimi comunisti, legandoli a sé mediante patti di reciproco aiuto militare e commerciale: il più importante è quello di Varsavia del 14 Maggio 1955.

Un mondo spaccato a metà, un mondo segnato da confini ideologici e territoriali, in fin dei conti non tanto diverso da quello attuale, ancora solcato da muri fisici e astratti di cui prima o poi auspico ci libereremo.

Autore

Antonio Filippo Gentile (Direttore)

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