L’altro, la riflessione, la solitudine. Sono, questi, pensieri che trascinano con sé l’uomo dall’alba dei tempi; che sono da sempre motivo di gioia e preoccupazione. In queste poesie, questi temi vengono trattati da due autori, due prospettive e due stili diversi, l’uno più dirompente ed immaginifico, l’altro più psicologico e diretto, rimanendo intrecciati però in quella che è l’unica dimensione possibile: quella umana.
L’ALTRO
Ti salvo io
Soffro per problemi che non sono problemi
Piume si rifiutano di galleggiare sull’acqua,
affondano lentamente nell’abisso.
Come rendere meno distorta la realtà?
Non ho la forza di allontanarmi
da chi compromette il mio bene,
la paura di deludere
mi spinge a rimanere dove sono.
Non voglio che la gente soffra a causa mia,
non voglio che la gente soffra.
So sopportare il dolore,
posso farlo ogni volta che è necessario
affinché non debbano altri.
Preferisco ricada su di me.
Riesco a spegnere tutto,
non sento la sofferenza
che potrebbe devastare il prossimo.
Dato che posso
ti salvo io.
- Lisa D’Alessandro
L’uomo dalla lingua annodata
E se qualcuno dovesse chiedertelo,
se qualcuno dovesse proprio
chiedertelo.
Se qualcuno dovesse dirtelo,
se qualcuno dovesse proprio
dirtelo.
Se qualcuno dovesse urlartelo,
se qualcuno dovesse proprio
urlartelo.
Sotto scacco e sotto terra,
risponderesti “sì”
al tacere?
- Andrea Proietti
RIFLESSIONE
Pensiero
Come può una sostanza
immateriale
quale è il pensiero,
avere un peso
che a tal punto
grava sull’uomo?
- Lisa D’Alessandro
Monologo con una ciocca
Per caso hai paura?
Vuoi essere diversa dalle altre?
Ho capito,
pensi che se ti omologassi diventeresti noiosa;
come le altre.
Io accolgo il tuo desiderio, lo comprendo.
Ma ti voglio avvertire
mia cara ciocca,
ciò l’intendo per ora, non per sempre.
Arriverà il tempo anche per te d’esser tagliata, non
ti dimenerai più.
Diventerai come le altre.
- Andrea Proietti
SOLITUDINE
Stare sola
Evito la solitudine,
stare in compagnia di me stessa
mi terrorizza.
I pensieri si accumulano in gola
creando quel doloroso nodo;
l’ansia preme lo sterno
affaticando il respiro.
Ricordi si alternano a possibili ferite
corrono veloci
il corpo resta in dietro.
Vorrei che qualcuno li contenesse
in quell’abbraccio
che non sono in grado di darmi da sola.
La necessità di cercarlo
in braccia che non mi appartengono
mi disgusta.
Odio l’idea di dover convivere con me stessa
per il resto della vita.
- Lisa D’Alessandro
Solo, in direzione del tutto
Alte frequenze tremano le mani
Rendono vicini paesaggi lontani,
ginocchia arrotolate tra gambe intrecciate
idee annebbiate da meningi infestate.
D’un tratto si scioglie e si ricuce
quel collo strozzato dall’ansia
un pensiero fermamente m’induce
pensar d’esser solo
in ogni galassia.
Stelle che esplodono e si creano,
oceani che si svuotano e si riempiono,
montagne che si smontano e si generano,
ora penso d’esser solo
in ogni momento.
- Andrea Proietti
Introduzione di Simone Di Pinto. Poesie di Lisa D’Alessandro e Andrea Proietti