Il 21 marzo presso l’Aula Songini si è tenuto l’evento conclusivo del progetto “Un Albero per il Futuro”, realizzato dalla attuale classe 5°H e da quella diplomata l’anno scorso sotto la supervisione della professoressa Candeliere. All’evento era presente anche l’Assessore al Verde del Municipio VII che ha tenuto un discorso introduttivo, complimentandosi con gli studenti per il loro impegno: “Desidero ringraziare tutti per la loro partecipazione e invito a continuare il dialogo su questi temi cruciali per il nostro futuro. È con piacere che noto che le nuove generazioni stanno finalmente affrontando questa sfida, considerando gli effetti del cambiamento climatico e dell’effetto isola di calore, particolarmente evidenti nelle grandi città come Roma. Nonostante il Municipio VII disponga di poche aree verdi sta facendo sforzi significativi per aumentare il verde pubblico, anche grazie a progetti come quello a cui avete partecipato. Quest’anno, grazie alla collaborazione della cittadinanza attiva e del servizio giardini, sono state piantate numerose alberature nella zona”. Durante l’evento, ho avuto l’opportunità di porre alcune domande ai partecipanti al progetto, di seguito le loro risposte.
D. In cosa consiste questo progetto? Quali sono i suoi obiettivi?
R. Il nostro obiettivo era quello di risvegliare in tutti la consapevolezza che noi esseri umani siamo in relazione non solo con gli altri, ma prima di tutto anche con la natura. Sin dall’inizio dei tempi l’uomo si è trovato a dover interagire con la natura in tutte le azioni che compieva, quindi per noi era fondamentale far comprendere che i problemi ambientali, come la questione del cambiamento climatico, riguardano tutti. Non solo le nuove generazioni, ma anche quelle passate, spesso sembrano non sentirsi minimamente toccate da questo argomento. Attraverso un gesto simbolico come la piantumazione di alberi nel nostro quartiere, abbiamo voluto lanciare un messaggio chiaro: ognuno di noi, con le proprie azioni quotidiane, può contribuire al cambiamento.
D. Avete ideato voi questo progetto o avete preso ispirazione da altri progetti che avete sentito, magari online o da amici e conoscenti?
R. È un progetto che abbiamo ideato due anni fa partecipando a un evento chiamato Olimpiadi della Sostenibilità: insieme ai ragazzi che si sono diplomati l’anno scorso, ci siamo posti delle domande sul concetto di sostenibilità ambientale e abbiamo voluto capire cosa potessimo fare noi, come scuola, di fronte a questa sfida che coinvolge il mondo intero. Come nostro contributo per le olimpiadi abbiamo scritto una lettera diretta all’assessorato che, contro ogni pronostico, considerando il contesto di una città così grande come Roma, ci ha risposto in soli quindici giorni. Tuttavia, arrivata la primavera, ho avuto l’impressione che la questione fosse caduta nel dimenticatoio, quindi ho deciso di contattare nuovamente l’assessorato, ma non ho ricevuto una risposta fino ad ottobre, quando ho scoperto che la dottoressa Vicenzoni, con cui mi ero scritta e organizzata, era venuta a mancare a seguito di una lotta contro una grave malattia. Questa perdita ha rafforzato la nostra determinazione nel proseguire con il progetto non solo per i motivi originali, ma anche in memoria della dottoressa Vicenzoni. L’anno scorso, poco prima della fine della scuola, in risposta alla nostra domanda e come simbolo di appoggio, il comune ci ha donato un ulivo. Quel momento è stato la realizzazione di tutti i nostri sforzi; e ancora, l’altro giorno sono stati rimossi i ceppi delle vie vicine alla nostra scuola e oggi il nostro percorso insieme si concluderà con la piantumazione degli alberi.
D. Completate questa frase: “Chi pianta un albero…”
R. “…coltiva una speranza”
“…dona una vita alla natura”
“…dona un futuro”
“…pianta la vita”
“…guarda verso l’alto”
“…mette radici”